venerdì 23 novembre 2012

....Il Potere Degli Stati d’Animo ....

Ci sono stati d’animo – amore, fiducia in se stessi, forza interiore, gioia, estasi, fede, - che danno accesso alle sorgenti del potere personale;
e ci sono stati d’animo paralizzanti – confusione, depressione, paura, ansia, tristezza, frustrazione – che ci rendono impotenti.
Noi tutti entriamo e usciamo da stati d’animo positivi e negativi.
Uno stato d’animo può essere definito la somma di milioni di processi neurologici che hanno luogo dentro di noi, in altre parole il totale delle nostre esperienze in ogni momento.
Gran parte di essi si verificano senza che da parte nostra vi sia un controllo a livello conscio e la maggior parte di noi fa ben poco per controllarla.

Volete amore? Fiducia in voi stessi? Rispetto? Queste sono tutte cose che creiamo noi. Desiderate avere denaro? Be’, il vostro interesse non va a banconote: no, voi volete ciò che il denaro rappresenta per voi: l’amore, la fiducia, la libertà o quali che siano gli altri stati d’animo che, a vostro giudizio, esso vi può procurare. Sicchè la chiave dell’amore, della gioia, di quell’unico potere di cui l’uomo è andato in cerca da sempre – la capacità di governare la propria vita – è la capacità di sapere come dirigere e gestire i propri stati d’animo.

Due sono le principali componenti di uno stato d’animo. La prima è costituita dalle nostre rappresentazioni interne, la seconda dalle condizioni e dall’uso della nostra fisiologia.
Dunque rappresentazioni interne e fisiologia interagiscono continuamente tra loro, creando lo stato d’animo nel quale ci troviamo. E questo a sua volta determina il nostro tipo di comportamento. Dunque per controllare e dirigere i comportamenti, dobbiamo controllare e dirigere i nostri stati d’animo; e per controllare questi ultimi, dobbiamo controllare e dirigere le nostre rappresentazioni interne e la nostra fisiologia. Ve lo immaginate riuscire a controllare al cento per cento i vostri stati d’animo?wow :)

Gran parte delle decisioni che influiscono sul nostro comportamento, le prendiamo usando principalmente solo tre sensi: il sistema visivo, uditivo e cinestesico. Questi sensori specializzati trasmettono al cervello stimoli esterni. Tramite i processi di generalizzazione, distorsione e soppressione, il cervello capta questi segnali elettrici e li filtra trasformandoli in rappresentazioni interne. Sicchè le nostre rappresentazioni interne, le nostre esperienze degli eventi, non sono esattamente quel che è accaduto, ma piuttosto una personale ri-presentazione. La mente conscia dell’individuo non è in grado di utilizzare tutti i segnali che le vengono inviati.

La rappresentazione interna non è l’esatta riproduzione dell’evento: ma è soltanto un’interpretazione filtrata attraverso specifiche credenze, atteggiamenti e valori personali. E’ forse per questo che Einstein una volta ha detto: “chiunque si prenda la briga di ergersi a giudice nel campo delle verità e della conoscenza, viene mandato in rovina dalle risa degli dei”.

In ogni esperienza ci sono molti elementi sui quali concentrarsi, e può capitare che anche l’uomo di massimo successo ponga mente a ciò che non funziona e cada in uno stato di depressione, frustrazione o rabbia.

La chiave per ottenere i risultati che si desiderano consiste dunque nel rappresentarsi le cose in modo da porsi in uno stato a tal punto produttivo, da avere la potenzialità di compiere azioni del tipo e della qualità che assicurano i risultati desiderati. Non riuscirci, significa di norma anche non riuscire nel tentativo di raggiungere ciò che si desidera o, nella migliore delle ipotesi, compiere un tentativo poco convinto, che produrrà risultati dello stesso genere.

Il tipo di comportamento che gli individui producono è il risultato degli stati d’animo in cui si trovano. Quale sarà la loro specifica risposta a partire da quello stato d’animo, dipenderà dai loro modelli del mondo, vale a dire dalle strategie neurologiche che hanno registrato.
(Anthony Robbins)
l'ho trovata per caso gironzollando su internet
e sono pienamente d'accordo
voi cosa ne pensate?

domenica 11 novembre 2012

....A VOLTE LE PAROLE FERISCONO PIù DI UNA LAMA....

Le parole spesso seguono la ragione…ma a volte…
Le parole hanno un loro peso,
non quantificabile,
non espresso da numeri,
ma semplicemete da suoni.

Possono accompagnare le dolci note di una canzone d’amore
o aiutare una lacrima a scivolare sul nostro viso.
Ledono, feriscono , incidono,
molto più di una lama affilata,
il nostro cuore.

Ma allo stesso tempo,(anche se a volte fanno male)
ci permettono di esprimere le nostre idee,
e di dare forma ai nostri pensieri.

A volte e l’unico modo
che hanno i nostri sentimenti
per poter uscire fuori,
e farci vivere delle forti sensazioni.
e anche per scuoterci un pò.

le parole possono ripetersi all’infinito
come un eco in una valle,
o incastonarsi nei nostri ricordi
come un diamante su di una corona.
Spesso seguono la ragione,
ed esprimono razionalmente il suo pensiero,
ma a volte capita,
che seguono il cuore,
e anche se ti feriscono e ti fanno male,
hanno comunicato
 emozioni,dandoci la possibilità
di conoscerci per quello che siamo
senza veli e senza maschere.

:(